mercoledì 2 maggio 2012

Meteoropatia individuale e follie collettive


Una settimana consecutiva di pioggia mi ha tolto energie. Mi ha fatto diventare scorbutica, peggio di Lucy dei Peanuts, il mio idolo.

Questa mattina mi sentivo la scorbuticità scritta in faccia, avrei voluto essere un cagnaccio con un’espressione mordace per mettere in fuga con un semplice sguardo ogni potenziale scocciatore.
E tornando al lavoro dopo il ponte del 1 maggio di scocciatori in vista ce n’erano tanti….
Il povero Cowboy ha cercato di ammansirmi con sorrisi e abbracci, ma il malumore di fondo non è andato via finchè questo pomeriggio ha fatto capolino il sole, e all’improvviso mi è spuntato un desiderio di camminare, fare, parlare, persino lavorare. Ho avuto la conferma di essere una psico-meteoropatica, ovviamente lunatica.
 Il fatto è che avevo tanti piani per stare all’aria aperta in questi giorni, ma il tempaccio li ha rovinati tutti. Dopo l’intera settimana in città seduta ad un PC per tutto il giorno, il weekend è l’unico momento per andare anche solo per mezza giornata nel countryside, che mi chiama come una maga Circe e mi fa trovare affascinante qualsiasi prato, albero, borgata, cittadina, osteria.
Affilo le armi per i prossimi weekend, con tante mete in testa. Nel frattempo partecipo idealmente alla vittoria morale dei camminatori che ieri , all’Isola d’Elba, hanno trovato il Sentiero dei Rosmarini (ovviamente pubblico) bloccato dalle barricate messe su da qualche proprietario intollerante, che per non sbagliare aveva messo a guardia delle recinzioni addirittura una guardia giurata!!  E nei giorni precedenti altri camminatori erano stati minacciati con un forcone, alla faccia del diritto di passaggio…Il gruppetto non si è dato per vinto e ha chiamato in soccorso carabinieri, forestale e vigili urbani, che sono accorsi a rimuovere gli sbarramenti permettendo ai camminatori di concludere il trekking e raggiungere la spiaggia di Fonza. 


Tralascio ogni commento sul senso civico e sull’intolleranza di tanti beceri che affollano il nostro povero Paese. Partiamo agguerriti con il nostro zaino, brandiamo i nostri bastoncini telescopici  e ricordiamo che anche fare una passeggiata su un sentiero segnato sulle mappe può rivelarsi una lotta per i diritti!
Avrei voluto essere là, con tutta la mia bisbeticità di stamattina, dirne quattro alla proprietaria della villa e poi proseguire il cammino canticchiando quella canzone del Maestro, Franco Battiato, che dice  “E non è colpa mia se esistono gli stupidi, se esiste l’imbecillità…” E recuperare man mano la serenità grazie al passo lento e ritmico che svuota la mente, ai panorami mozzafiato e ad un sano spuntino da condividere con gli altri camminatori, pensando quanto siamo assurdi noi esseri umani, che scateniamo guerre e faide per le cose più banali.

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