lunedì 13 agosto 2012

Il Rifugio degli Asinelli e una giornata sulla Serra di Ivrea


La passione per gli animali è stata la prima  che ho manifestato fin da bambina, appena ho cominciato a esprimere le mie preferenze; per fortuna il Cowboy la condivide.
 Ieri siamo stati al Rifugio degli Asinelli a Sala Biellese, (http://www.ilrifugiodegliasinelli.org) una Onlus internazionale che dà ospitalità ad asinelli maltrattati o che rischierebbero di finire al macello perché malati o anziani, e promuove educazione, didattica con gli asinelli e l’onoterapia.
Un amico ha commentato che devono piacerci davvero tanto gli animali, per decidere di partire apposta da Torino per andare fino là (a vedere 4 asini, non lo ha detto ma lo ha pensato…). Sì, noi siamo così, partiamo apposta per andare a vedere un progetto carino dedicato agli asinelli!

La gita è stata anche l’occasione per passare una bella giornata estiva sulla Serra, la collina morenica che si trova tra Ivrea e Biella, fare un picnic nei prati, unire un pomeriggio alla scoperta di un borgo medievale, Magnano, e terminare la giornata con una “marenda sinoira”, usanza mangereccia tipica piemontese.

Appena arrivati al Rifugio degli Asinelli il colpo d’occhio è fantastico: grandi recinti pieni di asini grandi e piccoli, pezzati o tinta unita, bianchi, grigi, marroni, impegnati a pascolare, ragliare o a riposare.

La struttura oggi ne ospita 114, molti sono stati salvati da situazioni di grande incuria o maltrattamento sia in Italia che in Francia e Romania. Provo sempre grande tenerezza ed empatia per gli animali, quando guardo i loro occhi buoni sento la loro sensibilità, la loro paura e vorrei che tutti fossero, in quanto essere viventi, trattati con rispetto e dignità.
Billy, asinello fotogenico
Il Rifugio degli Asinelli lo fa, promuove cura e dignità per questi animali da lavoro così umili, pazienti, dimessi e intelligenti. Ad esempio ci hanno spiegato che sono capaci di costruire legami fortissimi sia con gli umani che tra loro, e se due asini vissuti insieme vengono separati, possono arrivare a lasciarsi morire e a rifiutare il cibo. E’ per questo che il rifugio ha aperto le porte anche a un cavallo, amico del cuore di un’asinella.
Nelle foto potete vedere Billy, asinello fotogenico, e Camillo, omonimo del mio gatto che è stato selezionato per fare l’onoterapia con bambini e disabili.


Souvenir fatto a mano
Se avete dei bambini, un pomeriggio al Rifugio è la gita ideale per farli felici. Il personale è molto disponibile a spiegare e a guidarvi, gli animali lustrati a lucido e il paesaggio intorno è molto gradevole, verde e rilassante.  Se siete adulti un po’ fanciullini come noi, con la scusa di fare una gita sulla Serra di Ivrea potete fermarvi a conoscere gli asinelli, fare loro qualche grattino sulla testa come piace tanto a loro, e poi proseguire alla scoperta della collina morenica, un’area verde che alterna boschi e prati, un altopiano pieno di sentieri ben segnalati. 

Il ricetto di Magnano
Noi abbiamo optato per un pomeriggio più "culturale" e siamo andati a Magnano, un paese a pochi chilometri di distanza, sempre sulla Serra, famoso per il ricetto medievale molto ben conservato.

Ieri pomeriggio si teneva una festa medievale molto suggestiva, (non di quelle un po’ farlocche che si vedono a volte in giro), con tanto di giullari, cantori celtici, falconieri, tornei con armi d’epoca. 
La cornice giusta per questo borgo fortificato che si trova su un’altura in cima al paese. 

Proseguendo oltre Magnano si raggiunge una prateria ampia e pianeggiante dove si trova la comunità monastica di Bose di Enzo Bianchi (devo dire che ha scelto un luogo che come pochi altri invita alla pace e alla meditazione) ,e poco oltre, in una radura alberata, la chiesa romanica di San Secondo, purtroppo chiusa. Una delle uniche occasioni per vederla aperta è la rassegna di musica antica che si tiene ogni estate di sera, per gli estimatori di clavicembalo, clavicordo, ecc. (http://www.musicaanticamagnano.com).

La chiesa di San Secondo a Magnano

La giornata è finita con un’ottima marenda sinoira ad Andrate, il paese sul punto più altro della Serra, da cui si gode un panorama su mezzo Piemonte. "La Cucina di Luisa" è una bella trattoria casalinga dove si può provare, dalle 17 alle 19, la marenda sinoira, usanza piemontese di una merenda abbondante che è quasi cena, con taglieri, formaggi e antipasti tipici della tradizione contadina. www.lacucinadiluisa.it.
Questa è l'insegna, a mio parere molto carina: 

3 commenti:

  1. bellissima questa gita da afare, da tempo ho una voglia matta di abbracciare una mucca non so perchè, ma questi asinelli sono davvero splendidi....bravi tutti al rifugio, bellissimo il lavoro che fate con gli asinelli ♥

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  2. ti capisco bene! anche a me è venuta una voglia incontenibile di abbracciarli, ti guardano con quegli occhi buoni....loro però preferiscono i grattini sulla testa ;-)

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