La giornata di
domenica a casa della CityCountryCoppia (nel post http://countrycitytales.blogspot.it/2012/05/leterno-dilemma.html)
mi ha lasciato in regalo un interessantissimo spunto di riflessione.
Mi hanno
aperto un mondo parlandoci del movimento dei Bilanci di Giustizia, di cui fanno
parte. Bilanci di Giustizia raccoglie centinaia di famiglie impegnate a
modificare in termini più giusti ed equi la struttura dei propri consumi quotidiani
e l’utilizzo dei propri risparmi. Il metodo consiste nel tenere traccia di
tutti i consumi attraverso un vero e proprio foglio di bilancio familiare
mensile per riuscire a spostarli gradualmente, secondo criteri più giusti, più
a misura d’uomo e di ambiente.
In sintesi si tratta di rimettere in discussione i propri
bisogni, tagliare e modificare i propri consumi per far emergere delle nuove
dimensioni, meno utilitaristiche. Ci sono poi dei gruppi locali in cui le
famiglie hanno un’occasione costante di confronto e scambio, sia teorico che
pratico. Per esempio il gruppo dei miei amici recentemente si è incontrato per
autoprodurre il sapone, e ho assaggiato un buonissimo pane fatto nel forno di
casa con la pasta madre.
Questo approccio alla vita mi ha sempre affascinato, ma non
sapevo esistesse un movimento così strutturato. Mi fa piacere scoprire che molti dei
loro principi di consumo sono già miei, e mi fa altrettanto piacere scoprire
cosa potrei fare di più. Una delle cose che più amo nella vita è scoprire delle
novità e degli approcci interessanti, da cui posso imparare, che mi fanno
riflettere e magari modificare i miei comportamenti.
Ora, al di là dei facili entusiasmi che poi nel mio caso si
spengono in fretta, non penso che mi cimenterò per ora nella compilazione del
bilancio, però ho iniziato ad approfondire la conoscenza dei Bilanci di
Giustizia.

Non mi addentro di più neI Bilanci di Giustizia perché ne ho
una conoscenza troppo superficiale.
Voglio però riportare uno spunto di riflessione individuale
molto immediato che ho trovato nel libro:
I DIECI PARAMETRI PER MISURARE LA QUALITA’ DELLA VITA
1.
Avere più tempo per le cose che mi stanno a
cuore (famiglia, amici)
2.
Avere più tempo per curare i miei hobby e le mie
passioni
3.
Vivere con meno tensioni
4.
Sentire di dare un contributo alla comunità in
cui vivo
5.
Sentirmi meno isolato
6.
Sentirmi più giusto
7.
Sentirmi più libero
8.
Non sentire il bisogno di evadere (ahimè, questo per me è fortissimo….)
9.
Gustare i beni
10. Provare ogni giorno un po’ di stupore
L’ultimo punto poi è stupendo…proprio ieri con il Cowboy
dicevamo quanto questa cosa diventi sempre più rara. La routine, e questo periodo
di crisi in cui sembra che tenersi il lavoro a testa bassa sia la cosa
fondamentale, ci fanno perdere le aspettative, i sogni, lo stupore. Anche se
nel nostro caso basta andare qualche ora nella natura per ritrovare lo stupore
e l’armonia delle cose semplici.
Bene, proseguo nella lettura, pronta a condividere qui ciò
che mi colpisce!
La cosa mi interessa molto. Mi sai dare qualche informazione in piu'?
RispondiEliminaCiao Anna
Se un giorno vieni a Torino ti presto il libro...mi fa piacere che ti interessi.
RispondiEliminasu questo sito sicuramente trovi un sacco di info:
http://www.bilancidigiustizia.it/
ciao!!!
Sono sempre a Torino ;) Chissa' che non ci si riesca a beccarci dopo tanto tempo. VIsto sito, interessantissimo.
Eliminae allora a presto!!! nel frattempo ci leggiamo sui blog!
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