lunedì 7 gennaio 2013

Helter-Skelter


 Ho scoperto da poco il significato di questo titolo della canzone dei Beatles. Helter-skelter è una giostra da luna park, uno scivolo a spirale, che ti fa prendere velocità mentre ti fa sobbalzare,  ma significa anche "confuso, caotico".

Ecco, per darmi un tono international posso dire di attraversare un periodo helter-skelter.
Voglio scendere...mi sembra di stare in continuazione sulle montagne russe, buone notizie che si alternano a cattivi presagi, dubbi che si insinuano e turbano la mia tranquillità, euforia e ottimismo spazzati via da momenti di sconforto.
Ho sempre avuto paura di una vita monotona, ma non intendevo una vita imprevedibile in questo modo, e soprattutto non per questi motivi così ordinari.
Le mie poche certezze lavorative si sono affacciate su un baratro il 20 di dicembre. Improvvisamente non si sapeva più se avrei ancora lavorato per quei clienti, quanto, quando, se avrebbero deciso di rinnovare il contratto e di degnarsi di comunicarcelo. E ho trascorso tutte le vacanze natalizie con questa incognita, avendo ben chiaro in testa solo di quanti soldi ho bisogno per pagare tutte le spese in continuo aumento. C'è poco da predicare di prendere le cose giorno per giorno e con flessibilità: lavorare con questa precarietà è troppo, destabilizzerebbe chiunque e impedisce un minimo di progettualità.  E poi non è neanche una questione di risultati; posso assicurare con sincerità che i risultati su questi clienti sono stati ottimi nel 2012. Mi viene in mente una sola frase che rende l'idea della nostra collaborazione: "Dare le perle ai porci".

Poco fa è finalmente arrivata una mail del cliente principale che conferma la volontà di continuare la collaborazione, ma alle sue condizioni economiche e senza la possibilità di confrontarci su contenuti o qualsiasi cosa. Prendere o lasciare, ormai si lavora così, qualsiasi azienda vuole tenere il coltello dalla parte del manico per rivalersi sui piccoli fornitori di tutta la situazione difficile del mercato che a sua volta è costretta a subire. E poco importa se la scorsa notte alle 4.00 ero sveglia con gli occhi sbarrati a pensare "chissà se il cliente ci degnerà di una risposta".

Ok, avrò ancora un reddito....nel frattempo il 21 dicembre (grazie ai Maya) ho avuto un incidente stradale con una macchina non mia, e credetemi che avrei preferito farmi male ma non danneggiare la vettura del Cowboy...quindi il pensiero di avere danni da pagare e forse non avere più una fonte di reddito decente mi ha accompagnata per tutte le vacanze natalizie. Ma alla fine forse c'è un colpo di scena: l'assicurazione potrebbe coprire i danni, ma ancora non si sa, e io aspetto...

Altro colpo di scena: il 31 dicembre ho fatto un colloquio per curare la comunicazione di un progetto che mi piacerebbe tantissimo: start-up promettente, progetto innovativo, energia positiva, entusiasmo, imprenditrice giovane. Proseguono i contatti, e io aspetto impaziente...
All'orizzonte vedo il miraggio di poter lavorare parzialmente da casa, nel mio soggiorno-ufficetto, con il mio gatto sul divano, senza girare come una trottola tra due sedi di lavoro come ho fatto nel 2012.
Insomma, sono a un bivio: tutto potrebbe rimanere esattamente come prima, con il solito precariato, tante responsabilità, stress e pochi quattrini, oppure potrei essere non dico ricca e realizzata ma almeno un po' più serena, carica di un'energia nuova. Non sapete quanto ne avrei bisogno!

Spero che il 2013 mi sia amico, pare che Giove transiti nel segno e porti prosperità e buone notizie. Nel frattempo io attendo, in balia del solito helter-skelter. Domani mattina vado a provare un corso di yoga, che è meglio....

1 commento:

  1. Ehi! Bentornata! Com'è andata con lo yoga? Fammi sapere le tue sensazioni. Bacioni.

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