Per il Cowboy e la Country Girl il tempo libero nei weekend e nelle vacanze si gusta al massimo se si può partire alla scoperta di qualche luogo nuovo. Partire, andare, avviarsi sono le cose che fanno la differenza: la meta può essere dietro l’angolo o più lontana, una gita di mezza giornata in un prato o la vacanza tanto attesa, ma lo spirito con cui lo affrontiamo è lo stesso:
- Lasciarsi dietro le spalle preoccupazioni, scazzi e pensieri, il lavoro prima di tutto (questo è principalmente un problema della sottoscritta);- Avere una meta di base in testa, una direzione, ma essere pronti a cambiarla, integrarla a seconda di ciò che ti offre la giornata;
- Lasciarsi guidare da una buona dose di improvvisazione e adattamento, naturalmente senza perdere del tutto il buonsenso (anche se il Cowboy in gioventù fece le sue imprudenze, tipo andare in cima al Rocciamelone, un 3500 metri, in scarpe da ginnastica e senza allenamento…). La nostra
esperienza è sempre stata positiva, piena di coincidente favorevoli e incontri curiosi; ricordo invece come una costrizione quella vacanza con una compagna di viaggio che mi costringeva a seguire pedestremente la guida e a gestire il nostro tempo in base alle priorità che ci dava quel maledetto libro saccente;
- Preferire le strade panoramiche, le stradine, alle autostrade, tangenziali, ecc, e non aver paura di scegliere una direzione davanti ad un bivio imprevisto;
- Non disdegnare gli itinerari insoliti o i luoghi minori; io poi ho una predilezione per i posti sperduti, isolati, genuini;
- Prepararsi da casa il pic nic da consumare in un prato con l’immancabile tovaglia arancione che sta sempre nel portabagagli dell’auto, oppure preferire piccole trattorie, panini improvvisati, merende sinoire;
- Fare passeggiate e percorsi a piedi ogni volta che si può;
- Parlare con le persone che si incontrano: spesso i locali non vedono l’ora di parlare, spiegare, rispondere alle curiosità, e si fanno incontri umanamente interessanti;
- Fermarsi ad accarezzare i cani e i gatti che si incontrano: ho un bagaglio di ricordi di pelosi affettuosissimi legati a tanti luoghi.
- Provare i prodotti tipici, e comprare specialmente nei mercatini, piccole botteghe di artigiani, negozietti di paese.
- Se si dorme fuori scegliere sempre Bed and Breakfast e agriturismo: l’atmosfera è molto calda, spesso si fanno belle chiacchierate con i proprietari, si soggiorna case ristrutturate e arredate con molta attenzione, giardini e orti curati, si fanno colazioni succulente casalinghe. E poi il divertimento inizia già a casa, per cercare “il posto giusto”.
Spero di aver fatto la premessa
adatta ai City Country Tours, gli itinerari di viaggio che ho intenzione di
proporre qui nel tempo. Prima di tutto perché sono bei ricordi personali, poi perché
vorrei far conoscere dei luoghi che mi hanno dato sensazioni positive, e infine
perché potrebbero essere delle indicazioni interessanti per altri aspiranti
viaggiatori come noi, entusiasti e un po’ squattrinati. La maggior parte
saranno in Piemonte, per ovvi motivi di vicinanza, tempo e budget, ma con delle
eccezioni importanti.
Una volta ero una
viaggiatrice inquieta e insoddisfatta, prima dei trent’anni sono stata in tutte
le capitali europee tranne 2-3. Ero esterofila, cercavo le atmosfere sofisticate
delle città più trendy, andai 2 volte a New York nell’arco di 6 mesi e tornai
carica di shopping. In pochi anni sono cambiata tantissimo, ed è un piacere
scoprire di aver imparato ad apprezzare le piccole cose, i posti troppo piccoli
e vicini per essere giudicati “trendy”.
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