La passione per gli animali è
stata la prima che ho manifestato fin da
bambina, appena ho cominciato a esprimere le mie preferenze; per fortuna il
Cowboy la condivide.
Ieri siamo stati al Rifugio
degli Asinelli a Sala Biellese, (http://www.ilrifugiodegliasinelli.org) una Onlus internazionale che dà ospitalità ad asinelli
maltrattati o che rischierebbero di finire al macello perché malati o anziani, e
promuove educazione, didattica con gli asinelli e l’onoterapia.
Un amico ha commentato che
devono piacerci davvero tanto gli animali, per decidere di partire apposta da
Torino per andare fino là (a vedere 4 asini, non lo ha detto ma lo ha
pensato…). Sì, noi siamo così, partiamo apposta per andare a vedere un progetto
carino dedicato agli asinelli!
La gita è stata anche
l’occasione per passare una bella giornata estiva sulla Serra, la collina
morenica che si trova tra Ivrea e Biella, fare un picnic nei prati, unire un
pomeriggio alla scoperta di un borgo medievale, Magnano, e terminare la
giornata con una “marenda sinoira”, usanza mangereccia tipica piemontese.
Appena arrivati al Rifugio
degli Asinelli il colpo d’occhio è fantastico: grandi recinti pieni di asini grandi
e piccoli, pezzati o tinta unita, bianchi, grigi, marroni, impegnati a
pascolare, ragliare o a riposare.
La struttura oggi ne ospita 114, molti sono stati salvati
da situazioni di grande incuria o maltrattamento sia in Italia che in Francia e
Romania. Provo sempre grande tenerezza ed empatia per gli animali, quando
guardo i loro occhi buoni sento la loro sensibilità, la loro paura e vorrei che
tutti fossero, in quanto essere viventi, trattati con rispetto e dignità.
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Billy, asinello fotogenico |
Il Rifugio degli Asinelli lo
fa, promuove cura e dignità per questi animali da lavoro così umili, pazienti,
dimessi e intelligenti. Ad esempio ci hanno spiegato che sono capaci di
costruire legami fortissimi sia con gli umani che tra loro, e se due asini
vissuti insieme vengono separati, possono arrivare a lasciarsi morire e a rifiutare
il cibo. E’ per questo che il rifugio ha aperto le porte anche a un cavallo,
amico del cuore di un’asinella.
Nelle foto potete vedere
Billy, asinello fotogenico, e Camillo, omonimo del mio gatto che è stato selezionato per fare l’onoterapia con bambini e disabili.
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Souvenir fatto a mano |
Se avete dei bambini, un
pomeriggio al Rifugio è la gita ideale per farli felici. Il personale è molto
disponibile a spiegare e a guidarvi, gli animali lustrati a lucido e il
paesaggio intorno è molto gradevole, verde e rilassante. Se siete adulti un po’ fanciullini come noi,
con la scusa di fare una gita sulla Serra di Ivrea potete fermarvi a conoscere
gli asinelli, fare loro qualche grattino sulla testa come piace tanto a loro, e
poi proseguire alla scoperta della collina morenica, un’area verde che alterna
boschi e prati, un altopiano pieno di sentieri ben segnalati.
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Il ricetto di Magnano |
Noi abbiamo
optato per un pomeriggio più "culturale" e siamo andati a Magnano, un paese a
pochi chilometri di distanza, sempre sulla Serra, famoso per il ricetto
medievale molto ben conservato.
Ieri pomeriggio si teneva una
festa medievale molto suggestiva, (non di quelle un po’ farlocche che si vedono
a volte in giro), con tanto di giullari, cantori celtici, falconieri, tornei
con armi d’epoca.
La cornice giusta per questo borgo fortificato che si trova
su un’altura in cima al paese.
Proseguendo oltre Magnano si raggiunge una
prateria ampia e pianeggiante dove si trova la comunità monastica di Bose di
Enzo Bianchi (devo dire che ha scelto un luogo che come pochi altri invita alla pace e alla meditazione) ,e poco oltre, in una radura alberata, la chiesa romanica di San
Secondo, purtroppo chiusa. Una delle uniche occasioni per vederla aperta è la
rassegna di musica antica che si tiene ogni estate di sera, per gli estimatori
di clavicembalo, clavicordo, ecc. (http://www.musicaanticamagnano.com).
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La chiesa di San Secondo a Magnano |
La giornata è finita con
un’ottima marenda sinoira ad Andrate, il paese sul punto più altro della Serra,
da cui si gode un panorama su mezzo Piemonte. "La Cucina di Luisa" è una bella
trattoria casalinga dove si può provare, dalle 17 alle 19, la marenda sinoira, usanza
piemontese di una merenda abbondante che è quasi cena, con taglieri, formaggi e
antipasti tipici della tradizione contadina. www.lacucinadiluisa.it.
Questa è l'insegna, a mio parere molto carina: